Diversamente Speleo - Speleo Club Forli

Il 05 luglio 2014 si è svolta l’iniziativa “Diversamente speleo” presso il "Buso della Rana" a Monte di Malo (VI). E’ stata un’ esperienza unica, difficile da raccontare per chi ha avuto la fortuna (come la sottoscritta) di viverla in prima persona.
Grazie allo Speleo Club Forlì che ha organizzato questo evento, abbiamo portato in grotta dei ragazzi diversamente abili (tra cui i gemelli Giotto e Guido di Forlì). Hanno partecipato speleologi di mezza Italia con un unico scopo in comune: far provare a questi ragazzi meno fortunati di noi, le stesse emozioni che noi proviamo quando entriamo in una grotta.
Ma quel 05 luglio, io stessa ho provato emozioni nuove… Vedere la gioia e l’entusiasmo che avevano i ragazzi mi ha riempito il cuore; vedere quanti speleo di regioni diverse e che non si conoscevano tra di loro si dessero da fare per far sì che questi ragazzi potessero vivere a pieno l’esperienza della grotta e fossero felici; sapere che i “gemelli” si sono affidati al 100% a noi e quando scrivo al 100% intendo totalmente, perché loro hanno messo le loro vite nelle nostre mani con totale sicurezza e semplicità; osservare Il Buso della Rana con occhi diversi,, poiché dovendo trasportare i ragazzi in modo orizzontale abbiamo cercato di far vedere loro angoli particolari e dunque diversi della grotta che di solito neppure noi osserviamo,insomma tutto questo ti segna dentro e non ti può lasciare indifferente.

Di seguito riporto delle testimonianze di Elisa Ponti (che fa parte del progetto Diversamente speleo), da Scintilena e un‘affermazione di Matteo Turci.
Diversamente speleo con lo Speleo Club Forli' nella grotta "Buso della Rana" - 5 luglio 2014 (di Elisa Ponti)
120 grazie a tutti i partecipanti, 120 buoni motivi per stare assieme, 120 i partecipanti tra accompagnatori e ragazzi disabili che per un giorno hanno potuto visitare una grotta affascinante per la sua storia geologica e quella esplorativa facendo qualcosa di diverso: gli uni perché hanno potuto vivere delle emozioni molto forti che sono anche difficili da raccontare se non sono vissute personalmente e gli altri perché hanno sfidato la loro condizione fisica grazie alla volontà, al coraggio ed alla determinazione.
Tra i tanti ragazzi che sono entrati in grotta, i gemelli Giulio e Giotto dalla nascita sulla sedia a rotelle oramai sono alla loro quarta esperienza in grotta e sono diventati degli esperti che grazie alla loro esperienza aiutano altri ragazzi, anche con disabilità minori, ad andare oltre. Ma anche Alice che era accompagnata da suo padre il quale durante il giro in grotta entusiasta le diceva "siamo entrati anche in grotta … ci pensi … anche in grotta!!!" oppure Luisa che è entrata in grotta assieme a suo marito ed alla figlia Claudia che faceva a tutti un sacco di domande su come si formano le stalattiti e le stalagmiti, sulle piccole creature che vivono nelle grotte e tante altre.
Tantissime le manifestazioni di interesse e i supporti che sono stati forniti allo Speleo Club Forlì del CAI di Forlì che ha organizzato la giornata.
Oltre al patrocinio della Federazione Speleologica della Regione Emilia- Romagna (FSRER), della Scuola Nazionale di Speleologia (SNS) del Club Alpino Italiano (CAI), del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e del Comune Monte di Malo (VI), l'S-Team di Sandro Sedran ha filmato l'intera iniziativa, Giancarlo del Gruppo Grotte Trevisiol del CAI di Vicenza, la Coop. Biosphera e la struttura vicina alla grotta, Incantamonte, hanno supportato gli aspetti logistici.
I gruppi che hanno dato il loro importantissimo contributo provenivano da tutta Italia: Trentino, Lombardia, Liguria, Umbria, Abruzzo e ovviamente Veneto ed Emilia-Romagna.
Un grazie va a tutti loro che hanno dedicato una intera giornata agli altri, a chi è meno fortunato e che credo si siano sentiti arricchiti, tornando a casa. Ma soprattutto un abbraccio ai ragazzi delle cooperative che hanno creduto nel valore umano, terapeutico e perché no, ludico di questa iniziativa. L'augurio è come sempre che queste giornate, che sono anche il frutto di sforzi, capacità ed esperienze messe in campo, possano essere un seme che darà i propri frutti in tutta Italia e anche oltre e che il movimento "Diversamente Speleo" diventi sempre più una realtà consolidata.
Comunicato stampa SCF (www.speleoclubforli.it; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) Elisa Ponti“

Teo Turci: queste esperienze ti segnano dentro. D’ora in poi nulla sarà come prima ed ognuno di noi saprà apprezzare di più le piccole cose della vita quotidiana ed eviterà di arrabbiarsi per delle sciocchezze, nullità se confrontate con i problemi che hanno queste persone a cui abbiamo donato una giornata speciale.
“DIVERSAMENTE SPELEO” nasce da una storia nata quasi per caso, quando il Presidente dello Speleo Club Forlì (SCF), Matteo Turci, incontra Giotto e Giulio, due ragazzi, gemelli, entrambe tetraplegici. Gli racconta di come sono fatte le grotte, di cosa significa essere al buio, di come la disciplina della speleologia non possa definirsi sport, perché non c’è competizione, il gruppo vince solo se tutti riescono ad affrontare le proprie paure, il buio, lo stretto, il profondo, l’ignoto. Gli racconta che il tempo non esiste in grotta, che tutto ciò che ci circonda diventa inutile e superfluo se sei dentro la terra. Che se rimani in silenzio puoi sentire il respiro delle grotte, o vedere come l’acqua possa modellare anche la roccia più dura. Loro ascoltano, sognano, chiedono … ma pensano che per loro tutto ciò sia solo un racconto. Matteo non la pensa così. Allora comincia a illustrarci il suo progetto, portare Giotto e Giulio a visitare una grotta. Ci servono barelle apposta per il soccorso speleo, ci serve tanta gente per allestire i passaggi più complicati, per portarli in salita ed in discesa lungo la parete che porta all’ingresso. Tutto il gruppo accetta la sfida e nel 2011. In più di trenta persone fra speleo e amici organizza la prima visita di ragazzi tetraplegici in una grotta non turistica. L’evento grazie anche alle testimonianze dei gemelli, del filmato che ha raccontato la storia, diventa un simbolo.
Diventa un progetto “DIVERSAMENTE SPELEO”. L’anno successivo si fa una cena di beneficienza per raccogliere soldi per comprare le barelle speciali da soccorso. Si torna nella grotta con i due gemelli. Matteo, Giotto e Giulio vengono invitati in giro per l’Italia e nel 2013 “DIVERSAMENTE SPELEO” diventa un incontro nazionale nelle grotte di Frasassi. Speleologi da tutta Italia con ragazzi down, para o tetraplegici vengono portati nelle grotte di Frasassi e nella grotta del Mezzogiorno. Più di duecento persone partecipano. Le foto ed i video dei ragazzi diventano un inno alla gioia. I loro sorrisi, le loro facce stupite, sono la ricompensa più bella. Nonostante gli sforzi organizzativi e la fatica fisica di portare ognuno di loro di peso dentro e fuori la grotta, nessun riconoscimento è più bello dei loro volti. Quest’anno il 5 luglio porteremo i gemelli alla grotta “Buso della Rana” è una grotta allagata, ovvero presenta dei tratti con laghetti. Quindi l’esperienza sarà ancora tecnicamente più complicata, ma al tempo stesso più emozionante. (da Scintilena)

Per chi volesse vedere su internet, l’esperienza che noi abbiamo vissuto quel giorno, eccovi il sito: http://www.scintilena.com/diversamente-speleo-al-buso-della-rana-video-you-tube/08/07/
di Daniela Nicoletti