Abitanti del Sottosuolo
Non tutti gli animali che possiamo trovare in grotta sono abitanti fissi. Alcuni vi capitano per cause accidentali (es.cadute) o occasionali e sono detti TROGLOSSENI; altri sono ospiti temporanei ovvero presenti in grotta solo in certi periodi dell’anno, ad es. per la riproduzione o per passare l’inverno, e questi vengono chiamati TROGLOFILI, e infine troviamo gli animali che vivono totalmente nel mondo ipogeo e sono i TROGLOBI.
L’habitat all’interno della grotta è completamente diverso da quello del mondo esterno e dunque i Troglobi, per sopravvivere, hanno dovuto adattarsi al mondo sotterraneo. L’assenza di luce, comporta che l’essere cavernicolo diventi cieco (anoftlamia) e depigmentato, inoltre il suo corpo si trasforma… si verifica un allugamento degli arti e delle antenne, quest’ultime in un ambiente totalmente buio svolgono un ruolo tattile e sensoriale.
Gli insetti hanno una riduzione delle ali spesso si arriva anche alla totale scomparsa di queste (atterismo) con conseguente incapacità al volo. Altri insetti, invece hanno un rigonfiamento dell'addome, connesso con l'attività respiratoria (pseudofisiogastria). Il Troglobo per eccellenza è il “Proteo”, ha forma allungata; è provvisto di quattro piccole zampe, quelle anteriori con tre dita (normalmente negli altri anfibi sono 4) e quelle posteriori con due dita (anziché 5); è cieco, depigmentato e possiede un ottimo olfatto; l’adulto è lungo circa 30 cm e possiede branchie esterne, che formano due ciuffi rossastri alla base del capo e dei rudimentali polmoni. La somiglianza del colore della pelle a quella degli uomini bianchi lo ha fatto definire in passato “pesce umano”. Una particolarità del proteo è la “neotenia”, ovvero durante lo sviluppo sessuale non compie metamorfosi ma rimane sempre in una fase larvale e così vi rimane per tutta la vita. In passato è stato considerato un cucciolo di drago, visto la sua forma che ricorda una lucertola, da qui si possono giustificare tutte le leggende che sono nate relative ai mostri che vivono nelle caverne... in realtà “i strani animali” che abitavano il sottosuolo non erano altro che Protei e non dei draghi. Il Proteo si nutre di crostacei, molluschi, larve di insetti, vermi, microrganismi e altri piccoli animali. Non mastica la preda, ma la ingoia intera. Così facendo accumula grandi quantità di cibo, in poco tempo, e in tal modo può resistere per lunghi periodi alla mancanza di cibo. Il proteo trascorre praticamente tutta la sua vita nell’oscurità delle acque sotterranee e raramente giunge in superficie (solo in caso di piene eccezionali).
Prevalentemente questo animaletto lo possiamo trovare nelle grotte del Carso Triestino e in Slovenia, ma un esemplare lo possiamo trovare anche nella Grotta turistica di Monte Capriolo a Roverè Mille (Vr).
Nicoletti Daniela

