Di Fossi, Forre e Orridi
Torrentismo, Canyonismo, Forrismo, Salta Fossi…chiamatelo come volete ma si tratta di mettere una muta, un paio di buone scarpe/scarponi, un imbrago decente, un casco e poco altro ancora e farsi portare da qualcuno di decentemente esperto a fare due passi nell’acqua di un torrente di montagna.
Ci sono salti, toboga, calate, nuotate e spesso, lunghe camminate per riempirsi gli occhi di un mondo anfibio (un po’ roccia, un po’ acqua) che non è speleologia ne alpinismo è torrentismo… Spesso chi lo ha praticato per qualche uscita ricorda principalmente i tuffi, i salti e la corda ma è molto di più di questo; come per le grotte in speleologia ci sono torrenti facili, medi, difficili…il fattore fondamentale rimane comunque l’acqua, liquido incomprimibile composto da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, affascinante in questo ambiente per la mutevolezza del suo essere acqua…è limpida, bianca, calda o fredda, veloce o lenta; può saltare anche da grandi altezze senza rompersi e scorrere lenta e sinuosa sul greto modellando forme di indescrivibile bellezza.
Ogni torrente ha le sue peculiarità che dipendono principalmente dalla geologia della roccia in cui è stato scavato, l’acqua scorre e modella rocce calcaree, magmatiche e metamorfiche e crea forme tipiche per ogni tipo di roccia regalando visioni uniche al torrentista che si ferma e guarda prima di saltare.
Il Veneto è mediamente ricco di torrenti percorribili con imbrago e corda, molti sono già attrezzati con soste e anelli di calata altri un po’ meno ma comunque ognuno nel suo grande o piccolo estremamente affascinanti, immersi in una natura incontaminata in cui tre elementi acqua, terra e aria si uniscono e si separano in un gioco continuo senza tempo ne stagioni dando vita ad un ambiente mutevole che solo percorrendolo con la giusta calma è possibile apprezzare…
Provate per credere…
Scrittore Sconosciuto


