Diversamente Speleo
E’ un’iniziativa che permette a persone con disabilità gravi di poter effettuare “percorsi” in grotta, grazie all’ausilio di barelle e di personale specializzato. Il progetto parte nel 2011, grazie alla collaborazione dello Speleo Club Forlì in particolar modo grazie a Matteo Turci, all’associazione speleo archeologica culturale "La Macchina del Tempo", il Museo del Sottosuolo di Napoli, "La Scintilena", Il G.S.A Vespertilio e ad Alejandra Meda.
Il merito di questa iniziativa va principalmente, come dicevo prima, a Matteo Turci del Club Speleo Forlì che oltre ad essere un grande speleologo è prima di tutto un grandissimo uomo, che si circonda di individui che come lui amano le persone e la natura che li circonda e che hanno voglia di condividere tali bellezze che loro amano con altri esseri umani, senza voler avere un tornaconto e questo è ciò che sono riusciti a fare con i gemelli, con Romina, con Fabio, ovvero con i "diversamente spelo", ovvero coloro che hanno degli handicap fisici e che non possono fare ciò che per noi è banale.


" Io cammino , loro no.....La voglia di abbattere quel muro.....Gli occhi della bimba...il sorriso di Fabio ... Noi speleologi possiamo scoprire chilometri di gallerie, ma le gallerie più belle sono quelle che percorri per raggiungere il cuore degli altri" ... queste sono parole di Matteo per darvi l'idea di come è vivo il suo cuore.
Così in seguito ad un evento che Matteo ha dovuto organizzare per la parrocchia, ovvero una palestra di roccia aperta a tutti, è nata l'idea dei "diversamente speleo". Si poiché alla manifestazione in parrocchia si sono presentati i 2 gemelli Guidi (Giotto e Giulio), i quali volevano provare l'esperienza della palestra di roccia, ma i 2 gemelli...sono in carrozzina, ma ciò non ha fermato Matteo e i suoi amici e ci sono riusciti, li hanno imbragati e sono riusciti a farli salire, risultato finale? terminata questa bella esperienza i 2 gemelli hanno espresso il desiderio di poter andare in grotta e così inizio la Grande Sfida. Nessuno ci credeva, ma alla fine c'è l'hanno fatta, grazie a tutte quelle persone che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro capacità per realizzare questo sogno, trasportando barelle e cercando di ottimizzare le possibilità per muoversi in grotta. Infatti non si trattava più semplicemente di far vedere le bellezze delle grotte tramite foto e/o filmati a persone che in grotta in teoria non ci possono andare, ma appunto di renderle accessibili anche alle persone con disabilità gravi.
Il progetto dà la possibilità di abbattere quei preconcetti, che fanno della disabilità un limite insormontabile, di superare alcune paure come quella del buio e dell’ignoto. Non esistono veri ostacoli per chi, con l’aiuto di organizzazioni come quelle che prendono parte al progetto, ha voglia di andare oltre, di vivere tutte le esperienze come una possibilità. La sfiducia in se stessi è l'unico vero ostacolo.
Nicoletti Daniela